In Madagascar, ogni anno, ci sono oltre 400.000 casi di malaria e centinaia di persone, nella stragrande maggioranza bambini di età inferiore ai 5 anni, muoiono a causa di questa malattia.
La mortalità è legata alla diffusione del Plasmodium Falciparum, trasmesso dalla zanzara anofele, resistente ai diffusi farmaci antimalarici.
In Madagascar si è riscontrato che il Plasmodium Falciparum, trasmesso all’uomo dalla puntura della zanzara anofele, non è resistente all’artemisia.
Per questo motivo madainitaly o.n.l.u.s. tra i suoi progetti prioritari ha incluso quello di diffondere, tra la popolazione del Madagascar, sia la coltivazione che l’uso dell’artemisia annua.
La pianta di Artemisia annua è ricca di straordinarie proprietà dovute ad un suo componente: l’artemisinina che è risultato essere un potentissimo antimalarico. Come scoperto ed esperimentato dal Premio Nobel Tu Youyou.
L’Artemisia ha il vantaggio di richiedere poche cure e in Madagascar se ne può produrre circa 2 tonnellate di foglie per ettaro: una superficie quadrata di soli ml 100 di lato.
Con le foglie dell’Artemisia annua, sia appena raccolte fresche che dopo averle essiccate, si prepara un infuso, come un the, che deve essere bevuto più volte al giorno, secondo precise prescrizioni.
2 tonnellate di foglie di Artemisia sono sufficienti a preparare tanta di quella tisana da curare e guarire migliaia di malati di malaria, con una spesa di zero euro. madainitaly o.n.l.u.s. si impegna sia a distribuire ai malagasy (così si chiamano gli abitanti del Madagascar) i semi gratuitamente, sia ad insegnare loro la corretta coltivazione e a carico della popolazione ci sarà solo l’acqua per annaffiare di tanto in tanto le piantine, collocate in vasi o in un piccolo terreno ove coltivarle per uso personale.
Solidarietà al Madagascar è il principio a cui ci atteniamo e riteniamo che nella vita di un popolo come in quella di ognuno di noi è indispensabile che ci sia la salute.
La salute al primo posto soprattutto per tutti coloro che non dispongono di risorse adeguate per curarsi. Dare alla popolazione del Madagascar la possibilità di combattere e prevenire la malaria a costo zero: questo è ciò che dovrà essere realizzato.
Youyou Tu, il Nobel che ha sconfitto la malaria
Con la sua scoperta ha salvato milioni di vite dalla malaria. Youyou Tu è la scienziata che in Cina ha saputo fondere i saperi antichi con la scienza moderna.
Per millenni la medicina tradizionale è stata la principale fonte di rimedi per curare i cinesi. E da questo antico tesoro della cultura asiatica Youyou Tu, dottoressa e ricercatrice della Accademia Cinese delle Scienze Mediche, è partita per scoprire il principio attivo di origine naturale che ha sconfitto la malaria: l’artemisinina. Questo “dono della medicina tradizionale cinese regalato al popolo del mondo” – come l’ha definito la scienziata – ha in sé una portata rivoluzionaria che è insieme scientifica e culturale. È il risultato di un lavoro di ricerca ibrido, che ha consentito nuove esplorazioni e applicazioni della medicina tradizionale cinese grazie agli approcci scientifici moderni.
In un difficile contesto come quello del Madagascar, il tè di Artemisia annua può rappresentare, oggi, l’unica speranza di vita per migliaia di persone, soprattutto anziani e bambini.
L’assunzione dell’infuso di Artemisia annua sin dai primi anni di vita, potrebbe essere una soluzione al controllo dell’alta mortalità infantile causata dalla malaria. L’assunzione dell’infuso permetterebbe ai tanti bambini, più deboli, che andrebbero in contro a morte sicura, di vivere il tempo necessario per sviluppare quella bassa immunità al plasmodium falciparum che permette di sopravvivere alle crisi malariche meno aggressive. Anche in questo caso l’assunzione dell’infuso costituisce l’unica prospettiva di una vita normale, o quasi, in contesti in cui la malaria rappresenta una vera e propria piaga sanitaria ed economica.
L’utilizzo di un infuso di una pianta non è una mono-terapia. Nella pianta di Artemisia annua, oltre all’artemisinina, vi sono altri principi attivi efficaci contro la malaria falciparum quali artemetin, casticin, chrysoplenetin, chrysosphenol-D and cirsilineol oltre alle 50 sostanze che formano la struttura bio-chimica della pianta.
Nella letteratura scientifica non si è mai osservato un parassita che abbia sviluppato una resistenza agli estratti di una pianta.
Per gran parte della popolazione del Madagascar, impossibilitata ad avere accesso ai costosi farmaci efficaci, la coltivazione di questa pianta significherebbe disporre di un trattamento di provata validità terapeutica a costo zero.