L’economia resta dinamica, ma ha mostrato alcuni segnali di indebolimento nel 2019.
Dopo aver raggiunto una crescita del 5,1% nel 2018, trainata dai settori orientati all’esportazione, nonché dai trasporti, dalla finanza e dall’edilizia, l’attività economica ha subito un rallentamento nella prima metà del 2019 a causa dell’effetto combinato dell’indebolimento della domanda esterna e di un rallentamento della spesa pubblica, fatto questo legato all’entrata in carica del nuovo governo.
La crescita nel 2019 si è attestata intorno al 4,7% , il che dovrebbe consentire un aumento del reddito pro capite del 2% nel 2020, superando di gran lunga la media sub-sahariana dello 0,3%.
Ambiziosi piani di investimento pubblico e rinnovata fiducia, dopo le elezioni presidenziali del 2019, dovrebbero consentire alla crescita di rafforzarsi al 5,3% nel 2020, prima di stabilizzarsi intorno al 5% nel 2021.
Tuttavia, tali investimenti dovrebbero anche portare a un aumento significativo del disavanzo di bilancio, mentre la moltiplicazione dei progetti di partenariato pubblico-privato (PPP), in un quadro giuridico e istituzionale a volte ambiguo, potrebbe generare significative passività.
Questi sviluppi sottolineano l’importanza di rafforzare il quadro istituzionale per i PPP e di creare una disponibilità fiscale atta a sostenere la spesa pubblica prioritaria.
Ciò implica in particolare il prestare maggiore attenzione all’acquisizione delle entrate fiscali e parafiscali, che rimangono tra le più basse dell’Africa sub-sahariana.
Il settore agricolo, in cui è impiegata la maggioranza della popolazione, svolge un ruolo importante nel contesto della povertà in Madagascar.
Tuttavia, la crescita della produzione agricola è rimasta troppo debole e instabile negli ultimi anni ed è stata generalmente inferiore alla crescita della popolazione.
Il Madagascar è uno dei paesi più poveri del mondo con l’80% della popolazione a reddito zero. Il suo indice di capitale umano è anche uno dei più bassi al mondo.
Il Madagascar è il quarto paese al mondo con il più alto tasso di malnutrizione cronica, con quasi il 50% dei bambini sotto i cinque anni che soffrono di arresto della crescita.
Le condizioni di vita rimangono difficili per la stragrande maggioranza della popolazione, con, in particolare, un basso tasso di accesso all’elettricità (13%).
Indicatore della libertà economica
classifiche nazionali: un confronto tra Madagascar e Italia
L’indicatore prende in considerazione 12 parametri raggruppati in quattro categorie. Ciascuno di questi 12 parametri è collocato su una scala da 0 a 100. Il valore attribuito ad un Paese è la media di questi 12 parametri.
Madagascar
Punteggio totale 60,5
1. Legalità
1 – diritto della proprietà – 45,6 ↑
2 – livello di corruzione – 25,0 ˄
3 – efficacia giudiziaria – 39,6 ˄
2. Il ruolo dello Stato
4 – carico fiscale – 90,7 ˅
5 – la spesa pubblica – 91,5 ˅
6 – spesa della sanità – 90,6 ˄
3. Funzionalità ed efficacia delle Leggi
7 – libertà d’impresa – 47,3 —
8 – libertà di mercato – 44,6 —
9 – libertà valutaria – 72,7 ˄
4. Funzionamento dei mercati
10 – libertà commerciale – 73,6 ˄
11 – libertà di investimenti – 55,0 —
12 – libertà finanziaria – 50,0 —
Italia
Punteggio totale 63,8
1. Legalità
1 – diritto della proprietà – 75,4 ˄
2 – livello di corruzione – 62,2 ˄
3 – efficacia giudiziaria – 51,3 ˄
2. Il ruolo dello Stato
4 – carico fiscale – 56,0 ˄
5 – la spesa pubblica – 28,5 ˄
6 – spesa della sanità – 71,1 ˅
3. Funzionalità ed efficacia delle Leggi
7 – libertà d’impresa – 70,4 ˅
8 – libertà di mercato – 50,9 ˅
9 – libertà valutaria – 83,2 ˅
4. Funzionamento dei mercati
10 – libertà commerciale – 86,4 ˄
11 – libertà di investimenti – 80,0 ˅
12 – libertà finanziaria – 50,0 —
Il Madagascar si posiziona nella classifica mondiale al 99° posto su 180 Paesi.
l’Italia invece si colloca all’74°.
Aggiornamento a Ottobre 2019
Estratto da: https://www.heritage.org/index/explore