C’è un dibattito aperto su chi per primo si sia insediato in Madagascar. Alcuni antropologi sostengono che i primi residenti non furono neri africani, bensì gruppi indonesiani che giunsero sull’isola 2000 anni fa, e che i primi occupanti dall’Africa continentale giunsero molto più tardi.
Altri sostengono che la popolazione del Madagascar discenda dall’amalgamarsi di gruppi indonesiani ed africani prima del loro arrivo sull’isola. In ogni caso, la maggior parte degli esperti concorda nel sostenere che gli abitanti sono giunti sull’isola relativamente di recente (non ci sono prove risalenti ad un’età della pietra in Madagascar) e che successive migrazioni hanno portato altri gruppi (quali arabi e indiani) che si sono mischiati a quelli precedenti.
Le origini miste della popolazione malagasy (così vengono chiamati gli abitanti del Madagascar) hanno dato vita ad un interessante ventaglio di culture che comprende Sud-est asiatico, India, Africa e Medio Oriente. La componente indonesiana della cultura malgascia è molto evidente nella lingua, che è strettamente legata ad un dialetto del Borneo, un’isola dell’arcipelago indonesiano, oltre alle credenze ed alla dieta a base di riso.
Il riso è il cibo più diffuso in Madagascar e molti malagasy consumano riso ad ogni pasto. Anche il manzo è un cibo diffuso, per quanto costoso. Gli zebù allevati in Madagascar hanno le loro origini in India, ma rispecchiano l’influenza culturale africana sulla popolazione dell’isola.
All’interno del paese, le sembianze fisiche della popolazione, le pratiche religiose e le tradizioni sono tutte strettamente regionali; ciò che accumuna maggiormente i malagasy è la condivisione di una lingua comune.
Oggigiorno in Madagascar esistono più di 20 gruppi di origine diversa; da i Merina, con sembianze Indonesiane e residenti sugli altipiani, ai Sakalava i più simili agli africani nelle regioni costiere occidentali, agli Antaimoro di origine araba della costa orientale.
Il Madagascar è una terra straordinariamente ricca a livello culturale. È un luogo in cui la presenza degli antenati è fortemente sentita anche nel presente; in molte zone, tradizioni e tabù vengono prima di ogni legge e le abitudini religiose occidentali si mescolano liberamente con pratiche stregonesche e usanze funerarie particolari.
Oggigiorno in Madagascar ci sono circa 26,300 milioni di malagasy.